E sono anche qui dentro, nelle Radici del Terrore con un racconto intitolato Tubo. Ho ordinato le solite due copie, poi ne darò contezza. Si tratta di un'antologia che nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft.
Le ventitré opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
Gli autori presenti nell'antologia (a cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano, con copertina di Gino Andrea Carosini) si sono ispirati a tutto ciò e ne hanno dato una personale rappresentazione avendo tutti come punto di partenza la scoperta dell'ignoto.
L'ignoto inteso sia come ricerca che va al di là dell'umana comprensione e che travalica i vincoli che la società ci impone, ma anche come scoperta del proprio Io interiore. L'intenzione è quindi quella di proporre un'interpretazione personale sulle tematiche che ogni lettore può cogliere leggendo le opere di HPL. All'interno di questo volume si possono apprezzare tre lavori degli illustratori americani Harry O. Morris e Joe Vigil, e uno dello spagnolo Enrique Badìa Romero.
Le ventitré opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
Gli autori presenti nell'antologia (a cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano, con copertina di Gino Andrea Carosini) si sono ispirati a tutto ciò e ne hanno dato una personale rappresentazione avendo tutti come punto di partenza la scoperta dell'ignoto.
L'ignoto inteso sia come ricerca che va al di là dell'umana comprensione e che travalica i vincoli che la società ci impone, ma anche come scoperta del proprio Io interiore. L'intenzione è quindi quella di proporre un'interpretazione personale sulle tematiche che ogni lettore può cogliere leggendo le opere di HPL. All'interno di questo volume si possono apprezzare tre lavori degli illustratori americani Harry O. Morris e Joe Vigil, e uno dello spagnolo Enrique Badìa Romero.
Aspetto con impazienza l'antologia.
RispondiEliminaEh anch'io...
RispondiEliminaHo letto "Tubo". Davvero bello.
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