giovedì 30 aprile 2015

Particolari dell'Universale

Inizia l'Expo di Milano? Ecco un librettino che potrebbe essere utile per scoprire analoghe manifestazioni di tanti anni fa. Appunti tratti da diari di viaggio nelle grandi capitali europee (Vienna, Londra, Parigi) in occasione delle Esposizioni Universali tra il 1873 e il 1900 mettono in luce un mondo attratto verso la novità e protratto verso il futuro. Lo sguardo attento di un testimone oculare, il forlivese Tito Pasqui racconta i particolari (anche minimi) di un universo multiforme, effervescente: tra prodigi, invenzioni, primi voli, stramberie e luci elettriche. Da un'iniziale fredda contabilità da ragioniere, a poco a poco emerge lo stupore di un tecnico che, da una città di provincia, s'imbatte nelle prime metropolitane, nei lunghi viaggi in treno descritti minuziosamente, e s'immerge nell'atmosfera carica di ottimismo e di speranza da Expo della Belle Epoque, tra macchine, stramberie, mondanità. Il materiale qui riprodotto, inedito, è tratto da taccuini manoscritti conservati presso i Fondi Antichi della Biblioteca Comunale "Saffi" di Forlì. In particolare, sono descritti i viaggi a Vienna (1873), Londra (1878), Parigi (1900) con occhio attento, posato su un universo multiforme, effervescente, tra prodigi, invenzioni, primi voli e luci elettriche. Quanto scritto sui taccuini donati alla morte del suo compilatore, novant'anni fa, alla Biblioteca forlivese, viene qui riportato proprio per la capacità evocativa che, ancora oggi, hanno queste impressioni ed emozioni su carta. Gli appunti di Tito Pasqui testimoniano la sua passione per la realtà e il suo stupore davanti alla bellezza del creato e all'ingegno umano. Il volume, curato da Umberto Pasqui, della stessa famiglia di Tito, vuole mantenere il formato da manuale, tascabile e di piccole dimensioni, come se fosse, appunto, un nuovo taccuino.
Particolari dell'Universale è anche un'occasione per ricordare Tito Pasqui a 90 anni dalla morte, nell'anno dell'Expo di Milano.
Tito Pasqui (Forlì 1846-1925) fu un personaggio con un curriculum eccezionale tanto da ricoprire per anni importanti incarichi di Governo. Fu, tra l'altro, testimone, in qualità di commissario e rappresentante italiano, alle più importanti Esposizioni Universali della Belle Epoque.
A Tito Pasqui, il Comune di Forlì ha reso omaggio con "Eurovisioni" allestita ai Musei San Domenico dal 10 ottobre 2014 al 6 gennaio 2015. La mostra ha ricordato il forlivese presente alle grandi Esposizioni della Belle époque, raccontandone per immagini e documenti, la vicenda di un'anima curiosa per le innovazioni agrarie, per le macchine, le infrastrutture, la chimica. Per questo motivo, è stata inserita nella programmazione degli eventi collegati a Expo 2015, di cui ha ottenuto il Patrocinio. L'iniziativa è stata ideata e curata da Roberto Balzani, con Cristina Ambrosini, Flora Fiorini, Antonella Imolesi Pozzi e Sergio Spada e con la collaborazione di Samantha Fantozzi che ha scritto la tesi utilizzata per molti dei testi, e del personale tutto del Servizio Pinacoteca e Musei. Particolare è stata anche la “coralità”: sono stati numerosi enti e associazioni che hanno donato tempo e passione per arricchire l’allestimento, come la Camera di Commercio, il Gruppo Amici del Treno, Il Plaustro, Pro Museo – Associazione naturalisti forlivesi.

mercoledì 29 aprile 2015

Le radici del terrore

E sono anche qui dentro, nelle Radici del Terrore con un racconto intitolato Tubo. Ho ordinato le solite due copie, poi ne darò contezza. Si tratta di un'antologia che nasce dalla sinergia tra le associazioni culturali BraviAutori ed Electric Sheep Comics con lo scopo di rendere omaggio alle opere e all'universo immaginifico di Howard Phillips Lovecraft.
Le ventitré opere selezionate hanno come riferimento la narrativa "lovecraftiana" incentrata sui racconti del ciclo di Cthulhu, già fonte di ispirazione non solo per scrittori affermati come Stephen King, ma anche in produzioni cinematografiche, musicali e fumettistiche. Il motivo di tanto successo è da ricercare in quell'universo incredibile e "indicibile", fatto di personaggi e creature che trascendono il Tempo e sono una rappresentazione dell'Essere umano e delle paure che lo circondano: l'ignoto e l'infinito, entrambi letti come metafore dell'inconscio.
Gli autori presenti nell'antologia (a cura di Massimo Baglione e Roberto Napolitano, con copertina di Gino Andrea Carosini) si sono ispirati a tutto ciò e ne hanno dato una personale rappresentazione avendo tutti come punto di partenza la scoperta dell'ignoto.
L'ignoto inteso sia come ricerca che va al di là dell'umana comprensione e che travalica i vincoli che la società ci impone, ma anche come scoperta del proprio Io interiore. L'intenzione è quindi quella di proporre un'interpretazione personale sulle tematiche che ogni lettore può cogliere leggendo le opere di HPL. All'interno di questo volume si possono apprezzare tre lavori degli illustratori americani Harry O. Morris e Joe Vigil, e uno dello spagnolo Enrique Badìa Romero.

lunedì 27 aprile 2015

Parole per strada


Per chi, dal 23 aprile, è in giro a Rovereto si troverà nel bel mezzo di una sorpresa. Sorpresa o conferma, non so, visto che si tratta ormai della quinta edizione.
Parole per strada è un'iniziativa bizzarra proposta dall'associazione Il Furore dei Libri. Come funziona? Il primo passaggio era partecipare a un concorso letterario. Il tema scelto era "Lasciami andare" e io mi sono lasciato andare scrivendo un raccontino ad hoc, intitolato Sempre caro, con evidenti riferimenti leopardiani. I testi pervenuti sono stati selezionati (il mio è tra i 99 fortunati) per essere esposti nelle vetrine dei negozi delle vie di Rovereto.
Il mio testo, com'è indicato sulla cartina al numero 23, è ospitato nella vetrina di Pippi Boutique (Sottoportico del Leone, 8) in un pannello simile a quello qui a fianco.
Poi verrà realizzata un'antologia che lo contiene.

domenica 26 aprile 2015

I forlivesi e la grande guerra - mostra


È stata inaugurata, al Palazzo del Monte di Pietà - Residenza Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, la mostra "I forlivesi e la Grande Guerra" cui ho collaborato scrivendo il testo di codesto pannello: