mercoledì 24 giugno 2015

Pegasus - Racconti inediti


Sono presente anche in un'antologia curata da Paolo Secondini di Pegasus. Tra i quattordici racconti scelti, a tema fantastico, c'è anche il mio Greta Segreta che tratta di una singolare vicenda nata in un teatro e finita lontano nel tempo e nello spazio. L'antologia "Racconti Inediti" è il frutto del primo concorso gratuito promosso da Pegasus (bando del 17/05/15). La selezione chiedeva testi non superiori alle 10 mila battute, di carattere fantastico. Poco più di un mese dopo, l'antologia era già in commercio.
Incollo qui l'indice della raccolta:
 
7     LA SFERA PRIVATA
       Teresa Regna
 
15   IL CORRIDOIO CHIUSO
        Mauro Franzini
 
24   PROVE D’INVASIONE
         Marco Bertoli
 
31    CORPO NERO
         Giuseppe Costantino Budetta
 
36    IL KAMMUFF
         Antonio Ognibene
 
43    ALI DI FARFALLA
         Adriana Alarco de Zadra
 
48    GRETA SEGRETA
          Umberto Pasqui
 
57     ROMAGNA NERA
          Enrico Teodorani
 
61     GUASTO D’AUTO
          Paolo Secondini
 
68     UN POSTO AL CIMITERO
           Giuseppe Novellino
 
78      IL DIARIO
           Peppe Murro
 
86      TOTAL RELAX
            Serena Gentilhomme
 
91       SANGUE NELLA NOTTE
            Sandra Carresi
 
96      CALICANTINATM
            Maria Lipartita
 
 
 
 
 

martedì 23 giugno 2015

Museo Letterario

Per la terza volta, dopo "Dentro la birra" e "Il Bestiario del terzo millennio", ho curato un'antologia con BraviAutori. Si tratta di "Museo Letterario".
Sui 27 racconti pervenuti ne sono stati selezionati 19 che così compongono l'antologia già in commercio.
 
L'intento che ha mosso questo progetto era unire la scrittura all'immagine. Un'esperienza antica, che qui vuole riproporsi in un singolare "Museo Letterario". L'alfabeto stesso deriva da antiche forme usate per rappresentare animali o cose, quindi tutta la letteratura è un punto di vista sulla realtà, per così dire, filtrato attraverso la sensibilità artistica connaturata in ogni uomo.
In quest'antologia, diversi scrittori si sono cimentati nel raccontare una storia ispirata da un famoso capolavoro dell'Arte a loro scelta.

Contiene opere di: Claudia Cuomo, Enrico Arlandini, Sandra Ludovici, Eleonora Lupi, Francesca Santucci, Antonio Amodio, Isabella Galeotti, Tiziano Legati, Angelo Manarola, Pasquale Aversano, Giorgio Leone, Alberto Tivoli, Anna Rita Foschini, Annamaria Vernuccio, William Grifò, Maria Rosaria Spirito, Cristina Giuntini, Marina Paolucci, Rosanna Fontana, Umberto Pasqui.

A cura di Umberto Pasqui.
Introduzione del Prof. Marco Vallicelli.
Copertina di Giorgio Pondi.


lunedì 22 giugno 2015

La Voce - Particolari dell'Universale

Su "La Voce di Romagna" di oggi, a pag. 28, si legge una recensione di "Particolari dell'Universale".
Se a Milano si sono aperte le porte dell'Expo, anche Forlì fa la sua parte. “Particolari dell'Universale” è un volumetto (disponibile sul sito Lulu.com) che raccoglie diari di viaggio nelle grandi capitali europee in occasione delle Esposizioni Universali tra il 1873 e il 1900. Lo sguardo attento di un testimone oculare, il forlivese Tito Pasqui, racconta i particolari di un universo multiforme, effervescente: tra prodigi, invenzioni, primi voli, stramberie e luci elettriche. Così scrive da Londra, il 2 ottobre 1878: “Nelle ferrovie sotterranee i fanali sono a gaz anche entro i vagoni: i treni si fermano appena mezzo minuto. Qua e là si illumina a mezzo di grandi occhi di bue rivestiti di piastrelle bianche lucenti di majolica, a quando a quando nella strada ci sono delle ferriate da cui esce il fumo della ferrovia sotterranea”. Da elenchi di cose di varie nazioni, con giudizi e commenti, emerge lo stupore di un tecnico che, da una città di provincia, s'imbatte nelle prime metropolitane, nei lunghi viaggi descritti minuziosamente, e s'immerge nell'atmosfera carica di speranza da Expo della Belle Epoque, tra macchine, stramberie, mondanità. Spesso si sofferma su “bigliardi” o ristoranti, su nomi botanici di piante, statue, giardini, persone incontrate. Il materiale è tratto da taccuini manoscritti conservati presso i Fondi Antichi della Biblioteca Comunale "Saffi" di Forlì. Sono descritti i viaggi a Vienna (1873), Londra (1878), Parigi (1900). Quanto scritto sui taccuini donati alla morte del suo compilatore alla Biblioteca forlivese, viene qui riportato proprio per la capacità evocativa che, ancora oggi, hanno queste impressioni ed emozioni su carta. Gli appunti di Tito Pasqui testimoniano la sua passione per la realtà e il suo stupore davanti alla bellezza del creato e all'ingegno umano. Il volume, curato da Umberto Pasqui, della stessa famiglia di Tito, vuole mantenere il formato da manuale, tascabile e di piccole dimensioni, come se fosse un nuovo taccuino. “Particolari dell'Universale” è anche un'occasione per ricordare Tito Pasqui a novant'anni dalla morte; recentemente il Comune gli ha dedicato la mostra “Eurovisioni” ai Musei San Domenico evento che, tra l'altro, ha beneficiato del Patrocinio dell'Expo di Milano. Tito Pasqui (Forlì 1846-1925) fu un personaggio con un curriculum eccezionale tanto da ricoprire per anni importanti incarichi di Governo. Fu, tra l'altro, testimone, in qualità di commissario e rappresentante italiano, alle più importanti Esposizioni Universali della Belle Epoque.

martedì 9 giugno 2015

Libretti - Poeti nella Società

Nel numero 70/71 della rivista "Poeti nella società" (maggio-agosto 2015), a pagina 18 viene recensito il mio "Libretti". La firma è di Maria Di Tursi. Pur essendoci qualche svarione topografico, riporto qui con gratitudine il testo:
 
Insegnante livornese (sic!) con la passione per la scrittura, Umberto Pasqui espone nella sua opera intitolata Libretti, un'accurata analisi di alcuni testi di opere del Settecento. Essi fanno tutti riferimento ad un genere letterario molto particolare e, purtroppo, spesso trascurato dalla letteratura: il melodramma. Il volume di Pasqui dona un valido contributo alla riscoperta di opere dimenticate e di librettisti che meriterebbero, invece, una particolare attenzione. L'intero lavoro è tratto da una rubrica che l'autore ha curato sul periodico "L'Osservatorio Letterario Ferrara e l'Altrove" tra il 2010 e il 2012. Nella prefazione del libro, lo stesso Pasqui scrive: "In questo volume si mira a riscoprire un patrimonio culturale tipicamente italiano (ignorato dalla maggioranza degli italiani) e a stimolare un approfondimento sul genere letterario dei libretti d'opera. Non ha assolutamente pretese di completezza, ad ogni modo può servire da aperitivo per chi volesse approfondire l'argomento". L'autore passa in rassegna sedici libretti composti tutti nel XVIII secolo, fornendo dettagli molto precisi su date, nomi di compositori, committenti, personaggi, eventuali successi o insuccessi riscossi tra il pubblico dell'epoca, nonché varie curiosità ed aneddoti. Pasqui mette nero su bianco i risultati delle sue ricerche condotte sui libretti de L'isola dimenticata di Pietro Trapassi, detto il Metastasio, de L'Americano di Angelo Longi, de La maga Circe scritto da un anonimo e musicato da Pasquale Anfossi, di Amor rende sagace e Orazi e Curiazi di Domenico Cimarosa, de Il tutore burlato scritto dallo spagnolo Vicente Martin y Soler (ma che i suoi contemporanei preferivano chiamare Vincenzo Martini, perché il nome italiano era già una garanzia di un certo valore nella composizione di opere liriche). E poi ancora, vengono riportati Il vecchio Avaro di Antonio Salvi, L'impresario delle Canarie di Domenico Sarro, Gli astrologi immaginari scritto dal tarantino Giovanni Paisiello, compositore di corte di Caterina di Russia. Due libretti meritano particolare attenzione, all'interno dell'opera di Pasqui: L'Oca del Cairo e Lo sposo deluso, se non altro per il fatto di essere due progetti incompiuti e potenzialmente strepitosi di Wolfgang Amadeus Mozart, appartenenti al genere del dramma giocoso italiano, in cui il musicista strasburghese (sic!) adorava cimentarsi. Probabilmente questi due progetti furono abbandonati a beneficio di altri, ancora più grandiosi. Poco tempo dopo, infatti, Mozart iniziò a lavorare alla più fortunata trilogia: Le Nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte. In questa parata di opere meritevoli, ma poco conosciute, trova posto anche La grotta di Trofonio di Antonio Salieri, che Pasqui definisce "il compositore più calunniato del pianeta" per la leggendaria rivalità con Mozart. Nel presentarlo, l'autore continua: "è un gran genio, e l'Italia dovrebbe onorarlo come si deve". E' un libro per appassionati del genere quello scritto da Umberto Pasqui che ha al suo attivo già diverse pubblicazioni. Una proposta di uno scrittore che si dimostra un autentico cultore di queste "storie dimenticate, scritte per essere cantate".
Maria Di Tursi