mercoledì 23 maggio 2018

Lo zoppo della Misura

Sono onorato di far parte di una plaquette di Babbomorto Editore. Il mio racconto Lo zoppo della Misura è stato pubblicato come quaderno numero 22 a tiratura limitatissima (27 esemplari). Il volumetto della curiosa iniziativa editoriale portata avanti da Antonio Castronuovo è stato pubblicato a Imola nel maggio del 2018. Il racconto è stato scritto e proposto a questo editore nell'ottobre scorso e narra di una vicenda inverosimile di un sarto che non fa il sarto, ma fa fatica. Un incauto avventore s'avventura nella sua bottega e se ne esce col portafogli alleggerito. Da ricordi di bambino, un sarto all'inizio di via degli Orgogliosi esisteva veramente e a me faceva l'effetto descritto nel testo. Misura ha la emme maiuscola perché si riferisce a piazza della Misura. Il resto è ovviamente inventato. Il volumetto, con preludio di Ulderico Boccanegra, mi è arrivato oggi per posta avvolto in una carta su cui c'erano scritte poesie non so di chi. Riporto una delle due: 
Tutto che come vento
(Anima e cosa) fugge
Ha la parvenza d'infiniti incontri. 

domenica 20 maggio 2018

Deja vu

Sono rimasto decisamente indietro e mi sono dimenticato di avvertire che sono presente in una raccolta di poesie curata da Francesco Zanni Bertelli. Il libro, pubblicato nel 2017 da BraviAutori, è la conseguenza dell'ennesimo concorso. Io sono tra le pagine 101 e 104 con Frase fatta, Anafore perpetue, Ho già visto. La raccolta s'intitola "Dèjà vu", e le poesie richieste dovevano rispettare il tema del "già visto". Incollo qui di seguito una presentazione un po' più esaustiva della mia:
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. (...). Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? (...).
Ventitré autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica.