A causa della mia grafomania partecipo a un concorso intitolato "Gente che scrive... sul mare". Iniziativa lodevole, in quanto il ricavato dell'antologia che poi ne uscirà sarà devoluto interamente alla Fondazione Meyer e al suo ospedale pediatrico. Seguendo i dettami del bando, l'11 aprile 2015 mando un testo scritto per l'occasione: Coraggio Volentieri, che racconta di un'insolita partita a scacchi tra un marinaio e un mostro marino. All'inizio dell'estate mi si chiede di far parte di un gruppetto di tre "giudici" con lo scopo di selezionare i testi e valutarne il migliore. Accetto: è pur beneficenza. Leggo tutto e predispongo una griglia per la valutazione. Poi non so più nulla e mi accorgo a fine settembre che l'antologia si è materializzata ed è in commercio. Coraggio Volentieri c'è, ma è stato attribuito a tal "Uberto" Pasqui (nome che compare in quarta di copertina e all'interno del volume). Va bene, tanto è beneficenza. Sfogliando l'antologia non si capisce a cosa sia servita la giuria (non è indicato nessun vincitore e non si menziona nè si cita chi ha letto e valutato tutti i testi). Va bene, tanto è beneficenza. Vista la "freschezza" di molti racconti, mi auguro che codesto volumetto di 140 pagine abbia una gradevole accoglienza e una felice diffusione.
Ben venga la beneficenza, e credo che sia degna di una migliore, e premurosa, attenzione.
L'antologia "I Figli di Cthulhu" è già disponibile: http://enricoteodorani.blogspot.it/2015/11/i-figli-di-cthulhu.html
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