Un po' l'ora notturna

Umberto Pasqui, Un po' l'ora notturna


Edizioni Kimerik (2006)

Prefazione dell'editore

Umberto Pasqui è un Autore che stimiamo. E' questo il secondo appuntamento editoriale (avevamo già pubblicato "Insalata di vento") ed ancora una volta ci stupisce e ci ammalia.
Quattordici racconti, alcuni già pubblicati su varie riviste, altri inediti e presentati per la prima volta in questo libro. Storie "straordinarie" con tutti i significati densi e sottesi che questa parola reca in sè.
Iperboli narrative scritte con garbo, con compostezza.

Il filo narrativo è intatto ed uniforme, la tecnica proposta è quella delle micro sequenze dove i protagonisti sono anche agili strumenti che hanno lo scopo di divertire il lettore.
Il divertimento c'è ed è sanissimo, intellettualmente parlando, il meccanismo che scatena questo effetto è presto spiegato: Umberto Pasqui è un narratore nato, abile scenografo che ci delizia con i suoi costrutti "iperbolici".
Fantasticherie che non stanno né in cielo né in terra, forse su un albero, come Tobia, uno dei suoi protagonisti e da lì, da lassù lo sguardo acuto e sincero dell'Autore ci racconta di un mondo che appare "altro", diverso, ma che in fondo è il mondo che ogni giorno viviamo con le sue follie, con le sue stravaganze.

Ogni storia è un piccolo capolavoro, 14 storie, 14 mondi, 14 racconti con dentro un finale che ricorda la morale delle favole di Fedro.
Lo scopo è duplice: se da un lato il finale ricompone la narrazione e prepara a nuove fughe, dall'altro serve all'Autore per riavvicinare il lettore alle tematiche a lui care.
E', questa che presentiamo, un'opera importante, siamo profondamente consapevoli di pubblicare un Autore che merita spazio, merita lettori, merita un pubblico vastissimo.

Recensioni:



***

In 130 pagine, comprende i seguenti racconti:

Anche questo libro è uscito da catalogo, ma non si esclude una ripubblicazione se ce ne fosse richiesta...
Per chi fosse interessato, è reperibile nelle seguenti biblioteche:


Riferendosi a "Un po' l'ora notturna" e "Insalata di vento", lo scrittore emiliano Giuseppe Pederiali ha così commentato (29 maggio 2005):

Caro signor Pasqui,
ho finito di leggere i due libri che gentilmente mi ha mandato. Sono molto interessanti, e anche molto nuovi (specialmente il romanzo) nel panorama della nostra narrativa.
Purtroppo questa originalità può crearle in futuro dei problemi per eventuali piazzamenti presso editori commerciali. Divertente la faccenda "malacologica" in La serra dei salici parlanti.
Le auguro una felice estate
Suo
Giuseppe Pederiali