sabato 30 giugno 2018

Racconti a tavola

Anche questa mi era sfuggita, ma un mio testo è stato accolto tra i "Racconti a tavola" (volume II) a cura di Stefano Andrini per Historica Edizioni. Il volume è stato pubblicato nel novembre del 2017 mentre il mio racconto è stato scritto il 6 agosto 2017 e a me, lo ammetto, piace. S'intitola Il convitato di Pietro e narra di una vicenda bizzarra che annulla la distanza tra le generazioni. Qualche malcelato riferimento a vicende familiari e alla birra di Gaetano Pasqui, ma tant'è. Il racconto è tra le pagine 219 e 223. La copertina a sfondo violaceo rappresenta delle pietanze non tanto in linea con le istanze regionali, ma è gradevole, come molto curato all'interno. Unica pecca, come già detto, è il mancato riferimento a una seppur minima biografia degli autori che compongono quest'antologia. Per il resto si vede che è editata e curata da professionisti. Quindi attendo la prossima. 

mercoledì 23 maggio 2018

Lo zoppo della Misura

Sono onorato di far parte di una plaquette di Babbomorto Editore. Il mio racconto Lo zoppo della Misura è stato pubblicato come quaderno numero 22 a tiratura limitatissima (27 esemplari). Il volumetto della curiosa iniziativa editoriale portata avanti da Antonio Castronuovo è stato pubblicato a Imola nel maggio del 2018. Il racconto è stato scritto e proposto a questo editore nell'ottobre scorso e narra di una vicenda inverosimile di un sarto che non fa il sarto, ma fa fatica. Un incauto avventore s'avventura nella sua bottega e se ne esce col portafogli alleggerito. Da ricordi di bambino, un sarto all'inizio di via degli Orgogliosi esisteva veramente e a me faceva l'effetto descritto nel testo. Misura ha la emme maiuscola perché si riferisce a piazza della Misura. Il resto è ovviamente inventato. Il volumetto, con preludio di Ulderico Boccanegra, mi è arrivato oggi per posta avvolto in una carta su cui c'erano scritte poesie non so di chi. Riporto una delle due: 
Tutto che come vento
(Anima e cosa) fugge
Ha la parvenza d'infiniti incontri. 

domenica 20 maggio 2018

Deja vu

Sono rimasto decisamente indietro e mi sono dimenticato di avvertire che sono presente in una raccolta di poesie curata da Francesco Zanni Bertelli. Il libro, pubblicato nel 2017 da BraviAutori, è la conseguenza dell'ennesimo concorso. Io sono tra le pagine 101 e 104 con Frase fatta, Anafore perpetue, Ho già visto. La raccolta s'intitola "Dèjà vu", e le poesie richieste dovevano rispettare il tema del "già visto". Incollo qui di seguito una presentazione un po' più esaustiva della mia:
Talvolta, a causa di dinamiche non sempre esplicabili, uno strano meccanismo nella nostra mente ci illude di aver già assistito a una scena che, in realtà, la si sta vivendo solo ora. (...). Chi non ha mai pensato (o realmente vissuto) un'istantanea della propria vita, gli stessi gesti e le stesse parole senza rimanerne perplesso e affascinato? (...).
Ventitré autori si sono cimentati nel descrivere le loro idee di déjà vu in chiave poetica. 




sabato 31 marzo 2018

Esecranda 2017

Cuori di sale è un mio racconto un po' travagliato che ha partecipato alle selezioni per Esecranda 2017, antologia che poi è regolarmente stata pubblicata. Narra di una vicenda un po' truculenta (il tema era quello), dal tempo indefinito, dove c'entra anche Giovanni Battista Morgagni, principe degli anatomici e grande medico forlivese. Il racconto (tra le pagine 140 e 159), non è freschissimo; l'avevo scritto per un'altra antologia mai andata in porto. Il 25 gennaio 2015, senza troppa convinzione, infatti, lo invio per una selezione "Splatterpunk" (genere che non credo mi si confaccia) con due punti fermi: il testo doveva svolgersi all'interno di un palazzo e doveva esserci un abitatore a reggere la vicenda. Non so bene perché, ma la questione è stata tirata per le lunghe (dopo due anni non si sapeva nulla) e mi sono sfilato, preferendo altre occasioni. Così scrivevo nel 2015 (in effetti il racconto è stato rimaneggiato, per errore affiora un "abitatore" (prima versione) poi sostituito con "vagante": "Il mio racconto vede l'abitatore intraprendere un viaggio spazio/temporale all'interno del palazzo. Scavando nella sua infanzia, ritrova una sua vecchia compagna morta in un incidente stradale. Intuisce che molte cose non sono a posto. Il tempo si dilata e, leggendo un libro, si trova al cospetto delle ossa di un antico anatomista e davanti a un tizio che colleziona cuori umani spesso per mangiarli. Interviene anche il sovrannaturale con un demonio che sarà sconfitto grazie alle viscere della vecchia amica dell'abitatore. Tutto si ricompone con l'intervento di una suora misteriosa che si erge in contrasto allo squallore e al lerciume. Fegato e cuore, appunto, sono le parole chiave del testo che vede l'abitatore spiare più dentro se stesso che le vite degli altri": Insomma, la vicenda così è, e come tutti i racconti lunghi e di un genere non propriamente mio mi ha fatto investire molta energia. Visto lo stallo, il 22 luglio 2017 lo iscrivo al concorso Esecrande, viene selezionato e nei primi mesi del 2018 esce l'antologia, corposa (oltre 450 pagine con 28 racconti horror weird, come si suol dire). Non mi piace l'immagine di controcopertina in frontespizio (una croce rovesciata, potevano risparmiarsela), mi piace il fatto che finalmente in un'antologia s'inseriscono note sugli autori (in genere c'è solo il nome). Si tratta di un bel librone, ben illustrato da Lellinux.





venerdì 19 gennaio 2018

umbertopasqui.it

Non so a chi o perché possa interessare, ma da oggi a queste pagine si può accedere anche dall'indirizzo:
www.umbertopasqui.it
forse più semplice da ricordare e da digitare. Magari un giorno diventerà un sito vero, chissà... 

martedì 14 novembre 2017

BreviAutori - volume 4

Ci risiamo. Ancora una volta prendo parte al concorso BreviAutori indetto da BraviAutori di Massimo Baglione. Avevo già partecipato con profitto ai precedenti primo, secondo e terzo volume. Così arrivo al quarto con quattro racconti. Quali sono: Piròn (pagine 23-24) che fantastica su un personaggio della tradizione romagnola, Bruciatore (pagine 25-26) narrazione condita da sogni sullo sfondo di un quadro misterioso. Poi Che ore sono? (pagine 98-99): robe da lezioni particolari, e Grammatica profetica (pagine 100-101) su una curiosa storia delle coniugazioni. 

martedì 7 novembre 2017

Orrore al sole 2017

Altra antologia, e dal titolo s'intuisce che l'intenzione era per lo più estiva. Avevo già partecipato alla precedente edizione dell'iniziativa proposta da Letteraturahorror.it quindi ho accettato di buon grado. La copertina è intrigante, il mio racconto, tra le trecento pagine. Spiace notare alcuni errori di impaginazione (e il costo non è poi così basso) e, come sovente capita per questo genere di antologie, nessun riferimento (oltre - ovviamente - il nome) all'autore del testo. I racconti pervenuti alla redazione erano 120 e ne sono stati selezionati 94. La breve introduzione (con i soliti ringraziamenti) precisa che il bando chiedeva racconti orrorifici di 4000 battute al massimo. Nonostante la forma un po' così (manca anche l'indice), i contenuti sono pregevoli e la copertina, come detto, merita. Il mio racconto è tra le pagine 57 e 59 e s'intitola Temperatura. Si narra di una vicenda che ha come protagonista (seppur morto) di Giovanni Battista Morgagni e di un amore non corrisposto. Una vicenda misteriosa condita da personaggi dalle abitudini sinistre. Si tratta della parte centrale, assai tagliata e adattata di un racconto più vasto che avevo scritto per un'antologia steampunk mai andata in porto dopo almeno due anni di attesa (avevo aderito il 5 ottobre 2015 e l'iniziativa è naufragata nel silenzio). Avevo inviato il testo di Temperatura il 17 luglio 2017 ed è stato selezionato il 20 ottobre.