Ancora una volta rientro nei Cahiers du Troskij Cafè proposti da MonteGrappa Edizioni. In questo ventunesimo quaderno il tema, speculare al precedente, era "La fine di un amore". Mi sono cimentato con un racconto scritto per l'occasione proprio il 26 agosto scorso. Il titolo, Faraoni, non lascia intendere l'oggetto della narrazione. Infatti, ben lungi dall'Egitto, sebbene ci siano intrecci e affinità non solo estetiche, il racconto si svolge ad Amatrice, sconvolta da un tremendo terremoto qualche giorno prima. Lo si può leggere tra le pagine 218 e 219.
lunedì 19 dicembre 2016
lunedì 28 novembre 2016
Qualcosa di rosso
Un concorso promosso da Alcheringa Edizioni aveva come tema il colore rosso. Avendolo notato all'ultimo momento ho scritto di getto un breve racconto il 30 ottobre e l'ho inviato. Anche qui sono stato selezionato e il mio contributo si trova tra le pagine 135 e 137, il titolo è Cremisi, come la fiamma dei bersaglieri. Il racconto, infatti, narra di un manipolo di fanti alle prese con il ghiaccio ucraino nel 1942. Cosa c'è di rosso? Beh, basta leggere per scoprirlo. Devo evidenziare che le antologie con questa casa editrice sono composte con una certa attenzione e spedite in tempi veloci. Unica pecca: l'assenza assoluta di una prefazione. Per il resto, il libro è di gradevole lettura e ben assemblato. Lo stesso editore mi ha incluso, tempo fa, in altre due antologie.
domenica 27 novembre 2016
Tardomoderno immaginario
Sono stato incluso in un'antologia intitolata "Tardomoderno immaginario" (quinto volume), a cura di Ivan Pozzoni e Ambra Simeone. Il volume è pubblicato da Limina Mentis. A parte la copertina fin troppo minimale (come si può dedurre dall'immagine) e dall'introduzione che - almeno io - non ho capito, la raccolta è ben confezionata e ricca di letture interessanti.
Il mio racconto è tra le pagine 17 e 20: è stato scritto a fine febbraio 2016. S'intitola Vito Eterni ed è ambientato a Vienna (dov'ero, in quei giorni) e narra di un personaggio enigmatico che si fa cercare per farsi conoscere meglio da una particolare compagnia di bevute un po' scalcagnata. Ho inviato il racconto il 3 marzo e il libro di cento pagine è stato a me inviato il 7 novembre.
Il mio racconto è tra le pagine 17 e 20: è stato scritto a fine febbraio 2016. S'intitola Vito Eterni ed è ambientato a Vienna (dov'ero, in quei giorni) e narra di un personaggio enigmatico che si fa cercare per farsi conoscere meglio da una particolare compagnia di bevute un po' scalcagnata. Ho inviato il racconto il 3 marzo e il libro di cento pagine è stato a me inviato il 7 novembre.
mercoledì 23 novembre 2016
Nasf 12
"Frontiera / Il giorno dopo": quest'anno, il concorso Nasf (giunto alla cifra 12), aveva un tema più intrigante del solito. Ho partecipato con un racconto scritto per l'occasione il 17 luglio 2016 e intitolato Salvo locali addensamenti. Con soddisfazione posso dire di essere stato selezionato, sicché il mio testo si trova tra le pagine 145 e 148 dell'antologia a cura di Massimo Baglione e Carlo Trotta.
Ho già preso parte, quindi pubblicato, sui volumi Nasf 11, Nasf 10, Nasf 8, così questo è il mio quarto contributo per il florilegio di Assonuoviautori. Il racconto narra della capacità evocativa di un'antica foto di oltrepassare i confini dello spazio e del tempo, anche in un mondo molto lontano.
martedì 22 novembre 2016
99 parole - terza edizione
Tre miei racconti scritti di getto il 23 agosto 2016 sono stati accolti tra le pagine della corposa antologia della terza edizione del Concorso letterario nazionale "99 Parole". Era già successo (l'anno scorso). I racconti, secondo il bando, dovevano avere a tema l'amicizia e così ho proposto: Modo di esistere (in realtà, sarebbe il rifacimento di un altro mio raccontino intitolato "Intervista": l'intervistato fa le fusa), Bla bla (la noia estiva porta a strane suggestioni, ore di solitudine conducono a incontri inaspettati), Blasone (un oggetto da parete è il veicolo per strane conoscenze).
Sono stati selezionati tutti e tre (dovevano essere di 99 parole esatte) e collocati tra le pagine 225 e 226. Con i miei, in tutto fanno 852 racconti (cioè 455 scrittori partecipanti). Forse un po' troppi, ma il risultato è avvincente anche grazie alla rapidità e alla brevità dei testi.
L'antologia è pubblicata da Nemapress ed è a cura del Spazi all'Arte, che annualmente promuove il Concorso Letterario Nazionale di Ostia.
domenica 20 novembre 2016
200 e uno di questi mostri
Mi rendo conto che è da un po' che non aggiorno queste pagine, poco male, ho giusto dell'arretrato. Tra questo, posso segnalare (come già scritto), che sono in un "200 e uno di questi mostri", antologia in formato orizzontale curata dal Circolo Culturale Esescifi di Mario e Antonio Colombo. Chi volesse leggere il mio racconto, intitolato Camera di possibilità (scritto negli ultimi giorni di marzo del 2015), lo troverà nel primo (di due volumi) tra le pagine 79 e 82. Il libro, complessivamente ben fatto e bello anche solo a vedersi, è arricchito dalle illustrazioni di Lellinux. L'antologia vuole essere un omaggio al bicentenario da quell'estate del 1816 che impresse in Mary Shelley l'idea di "creare" Frankenstein. In realtà, nel mio racconto non ci sono mostri, ma solo un'infermiera che conduce il parente di un paziente in una camera dove il soffitto pare conferire una speciale possibilità a chi è in fin di vita.
mercoledì 14 settembre 2016
venerdì 26 agosto 2016
L'inizio di un amore
Il titolo del concorso non m'ispirava un gran che, tuttavia ho voluto partecipare al ventesimo quaderno di MonteGrappa Edizioni. Come "inizio di un amore" ho inteso inviare Simpatia senza rucola, testo non proprio nuovissimo ma a tema: il bizzarro affetto tra Osiride Rosolacci e Traforella, separati dalla sintassi e dalla semantica. Il racconto è stato selezionato e pubblicato nell'antologia tra le pagine 79 e 80.
martedì 23 agosto 2016
BreviAutori volume 2
Prosegue l'iniziativa che BraviAutori promuove per rendere merito al racconto breve. Già sono stato accolto nel primo volume, ora sono anche in BrEvi Autori volume 2.
La collana antologica, curata da Massimo Baglione, nasce con questo intento:
La
brevità va a pari passo con la modernità, basti pensare all'estrema
sintesi dei messaggini telefonici o a quelli usati in internet da
talune piattaforme sociali per l'interazione tra utenti. La
pubblicità stessa ha fatto della brevità la sua arma più vincente,
tentando (e spesso riuscendo) in pochi attimi di convincerci, di
emozionarci e di farci sognare.
Ma
gli estremismi non ci piacciono.
Il nostro concetto di brevità è un
racconto scritto con cura in appena 2500 battute (sì, spazi
inclusi).
Anche
la copertina è priva di elementi inutili, è essenziale, è
minimalista, è spartana come spartano deve essere un buon breve
racconto. Abbiamo immaginato a colori tutti i generi letterari
rappresentati in questo libro. Ci è parso carino pensarli come dei
piccoli punti luce, sfocati se visti nell'assieme ma via via più
nitidi e piacevoli qualora catturassero l'attenzione
dell'osservatore.
Sono stati qui selezionati i miei: Il conduttore (la risposta alla domanda: perché ogni tanto, certi casi irrisolti destano un così morboso interesse?), Tu sei una vespa (allucinazioni di un entomologo), Livia (un'esperienza astronautica in un pianeta piuttosto interessante), Per un momento chiuse gli occhi (in un cimitero un'avventura che non auguro a nessuno), Sangue freddo (quando avrà termine il "tempo senza criterio"?). Il primo (a pag. 40), il quarto (a pag. 152) e l'ultimo (a pag. 154) sono stati scritti il 12 marzo 2016. Il secondo (a pag. 42), il 24 aprile 2016. Il terzo (a pag. 150), il 6 giugno 2016.
Segnalo che il curatore dell'iniziativa, una volta ricevuto i raccontini, Massimo Baglione ha così scritto (8 aprile): "Raramente mi lascio prendere da testi di questo genere, ma è veramente bello il tuo Il conduttore, bravo!". Inoltre, Livia è stato successivamente pubblicato anche qui.
giovedì 18 agosto 2016
Certamente viaggiare
Non mi piace molto la copertina ma il volume è complessivamente ben fatto. "Certamente viaggiare" di Alcheringa Edizioni. Ci sono anch'io, con un racconto intitolato Plasteroidi (bizzarri veicoli spaziali su cui si riesce ad essere molesti in altri pianeti) tra le pagine 138 e 140.
Il racconto, spero gradevole, è stato scritto per l'occasione il 7 maggio.
Il volume, ben impaginato e interessante, è stato pubblicato nel giugno scorso.
Traggo dalla quarta di copertina: "Viaggi di quotidianità e viaggi di fantasia. Una raccolta di racconti e poesie che non può mancare nel bagaglio per le vacanze, da portare sotto l'ombrellone o da infilare nella tasca dello zaino per una passeggiata in montagna".
martedì 24 maggio 2016
Cinquanta
Se non ho contato male, mi pare che a tutt'oggi sia stato pubblicato in cinquanta antologie. Quali?
“Dalla
lirica alla prosa” (Olfa, 2002), “256 K” (BraviAutori, 2011),
“Altro non faccio” (Olfa, 2011), “Dentro la birra”
(BraviAutori, 2012), “Melodia letteraria” (Il Violino, 2012),
“Nasf 8” (AssoNuoviAutori, 2012), “Prove” (Visystem, 2012),
“Kriminal e” (BraviAutori, 2013), “Il Bestiario del terzo
millennio” (BraviAutori, 2013), “BiciAutori” (BraviAutori,
2013), “77, le gambe delle donne” (BraviAutori, 2013), “Non
spingete quel bottone” (BraviAutori, 2013), “Note in nero” (EF
Libri, 2014), “Costellazione 21” (EF Libri, 2014), “Ventidue
pallottole” (EF Libri, 2014), “Dritto al cuore” (Galaad, 2014),
“Nasf 10” (AssoNuoviAutori, 2014), “L'anno della luce”
(BraviAutori, 2014), “Rassegna solenne” (Olfa, 2014), “Prove”
(Visystem, 2014), “Scrivendo racconto – centro” (Historica,
2014), “L'universo di Lovecraft” (Esecranda, 2014), “Se io
fossi… Scriverei!” (BraviAutori, 2015), “Delitti al sole”
(Giallo Club, 2015), “Racconti romagnoli” (Historica, 2015), “Le
radici del terrore” (BraviAutori, 2015), “Ombre gialle brividi
neri” (Giallo Club, 2015), “Museo letterario” (BraviAutori,
2015), “Racconti inediti” (Pegasus, 2015), “Cronache dalle
terre oscure” (Pegasus, 2015), “Racconti d'estate” (Ensemble,
2015), “Sul sentiero degli angeli” (Montegrappa, 2015),
“Felicemente horror” (Pegasus, 2015), “Sotto l'ombrellone”
(Apollo, 2015), “Biblioteca labirinto” (BraviAutori, 2015),
“Gente che scrive… sul mare” (Gente che scrive, 2015), “I
figli di Cthulhu” (EF Libri, 2015), “Il bene o il male”
(BraviAutori, 2015), “Racconti bolognesi” (Historica, 2015),
“Nasf 11” (AssoNuoviAutori, 2015), “Parole per strada” (Il
Furore dei libri, 2015), “Favolando” (Alcheringa, 2015), “E'
già autunno” (Montegrappa, 2015), “Per le strade di Roma”
(Ensemble, 2015), “99 parole” (Nemapress, 2015), “Gente che
scrive in 300 parole” (Gente che scrive, 2016), “BrEviAutori 1”
(BraviAutori, 2016), “Il mio piccolo gatto” (Montegrappa, 2016),
“200 e uno mostri” (Esescifi, 2016).
lunedì 23 maggio 2016
Il mio piccolo gatto
Partecipo alla selezione intitolata "Il mio piccolo gatto" e ne esce un quaderno di MonteGrappa Edizioni con un mio racconto tra le pagine 63 e 65. Si tratta di Camera 135, una narrazione fantasiosa su felini ancestrali, desunta da un immaginario manoscritto perduto. Ai più accorti verrà in mente una trasposizione di ciò che si vede a Bomarzo.
Il tema, nemmeno a dirlo, è il gatto. A prova di ciò un grosso felino che non sembra aver nessuna voglia di essere "piccolo", come si dice nel titolo.
venerdì 20 maggio 2016
Giornale della Birra
Segnalo che da qualche settimana ho il pregio di collaborare - per quanto mi è possibile - con il Giornale della Birra, settimanale divulgativo, tecnico e professionale dedicato alla birra italiana.
I miei primi due contributi sono:
La storia della birra nelle figurine Liebig e L'enigma dell'orso nascosto.
Seguiranno novità.
I miei primi due contributi sono:
La storia della birra nelle figurine Liebig e L'enigma dell'orso nascosto.
Seguiranno novità.
mercoledì 18 maggio 2016
BreviAutori volume 1
Fresco di stampa, per BraviAutori ecco una singolare iniziativa intitolata BreviAutori, raccolta antologica di racconti brevi. Si tratta del primo volume, in attesa di sviluppi futuri. Tra essi sono stati accolti alcuni miei testi. Per il genere noir - drammatico - psicologico: Datteri al mascarpone (a pag. 65), che narra di un insolito delitto affogato nella banalità. Bagni di cenere (a pag. 68), sull'insana abitudine di un vedovo. Se non ricordo male (a pag. 69), su un caminetto che altera il tempo. Per il genere fantascienza - fantasy - horror: Comete (a pag. 142), su una singolare creatura celeste e un'interpretazione delle macchie solari. Ma urlalo (a pag. 144), ambientato in un tempo non troppo lontano, quando sarà difficile dire la parola "presepe". Statue di gesso (a pag. 146), su un giardino popolato da oggetti misteriosi. Un vecchio asilo (a pag. 148), una lapide ricorda una storia antica che sembra non trovare pace nel presente. Tutti i brevi racconti sono stati scritti per l'occasione.
domenica 8 maggio 2016
200 e uno mostri
Giusto per dire che sono stato selezionato qui, una raccolta di racconti che andrà a infarcire questa bellissima antologia, pensata e curata da Antonio Colombo (Esescifi) per omaggiare i 200 anni dalla nascita del mito del mostro di Frankenstein. L'edizione sarà curata dalla redazione e completata dai saggi di Andrea Schiavone e Fabrizio Frosali.
Come annunciato, l'antologia sarà confezionato in un formato speciale e illustrata con tavole a colori di Lellinux.
Come annunciato, l'antologia sarà confezionato in un formato speciale e illustrata con tavole a colori di Lellinux.
sabato 7 maggio 2016
Forlì nel Centenario della Grande Guerra
In questo opuscolo intitolato "Forlì, nel Centenario della Grande Guerra" e che guida alla mostra già allestita altrove, c'è un mio contributo. Infatti, è riportato il testo del cartellone tratto dal volume "Primo Novecento e Grande Guerra" nel quale ho scritto un saggio sulla stampa locale a ridosso della prima guerra mondiale.
sabato 2 aprile 2016
Dentro la Birra: una recensione
Scopro una recente recensione su Dentro la Birra grazie a Ida Dainese sul forum di BraviAutori:
qui mi permetto di incollare il testo, ricordando la bella esperienza di raccogliere, in un volume, racconti ed esperienze sulla bevanda tanto amata.
In questo libro la realtà convive con la magia. Come spiegare altrimenti l’attrazione di una bevanda che cattura creature umane e non, personaggi distinti e spiazzanti, donne, ragazzi e vecchi saggi, che evoca luoghi misteriosi, conversazioni con gli dei, che si fa testimone di omicidi, consolazione di amici e riflessi sui capelli di una donna?
Già dalla presentazione il lettore è avvertito, si tufferà “dentro la birra”, in un mondo di universi paralleli, di chiacchiere innocenti e di storie da scambiare, infarcite di verità e di bugie, storie di muse ispiratrici, di acqua miracolosa, di baci rubati, di ricordi di una vita passata e di incognite di un futuro che aspetta.
I racconti ci aprono queste porte, facendoci gustare un sorso sempre diverso, sempre un po’ dolce e un po’ amaro, come la vita stessa. Fiumi frizzanti di birra e bottiglie vuote che conservano ricordi.
I testi finali poi, sono un’interessante panoramica di rivelazioni e fiere scoperte. La birra arriva dal nostro passato più lontano e ha messo radici nei posti più inverosimili, nelle culture, nei paesi, nel tempo, nel nostro essere. Ci ha reso tutti più vicini nel tempo.
Incanta con la sua magia perfino i bambini.
Procuratevi della birra prima della lettura, vi verrà voglia di berne almeno una pinta.
Già dalla presentazione il lettore è avvertito, si tufferà “dentro la birra”, in un mondo di universi paralleli, di chiacchiere innocenti e di storie da scambiare, infarcite di verità e di bugie, storie di muse ispiratrici, di acqua miracolosa, di baci rubati, di ricordi di una vita passata e di incognite di un futuro che aspetta.
I racconti ci aprono queste porte, facendoci gustare un sorso sempre diverso, sempre un po’ dolce e un po’ amaro, come la vita stessa. Fiumi frizzanti di birra e bottiglie vuote che conservano ricordi.
I testi finali poi, sono un’interessante panoramica di rivelazioni e fiere scoperte. La birra arriva dal nostro passato più lontano e ha messo radici nei posti più inverosimili, nelle culture, nei paesi, nel tempo, nel nostro essere. Ci ha reso tutti più vicini nel tempo.
Incanta con la sua magia perfino i bambini.
Procuratevi della birra prima della lettura, vi verrà voglia di berne almeno una pinta.
venerdì 11 marzo 2016
Intervista
Essere intervistati il 29 febbraio è una cosa che - se va bene - può capitare una volta ogni quattro anni. Ebbene, c'è riuscito Eliseo Palumbo che su BraviAutori mi ha rivolto le seguenti domande:
Quando si è appassionato alla scrittura?
Più o meno da quando so leggere e scrivere. Da piccolo inventavo storie “a fumetto”, con strisce e disegni approssimativi: poi mi sono assestato sul racconto breve.
Come ha scoperto il nostro forum?
Curiosando tra i concorsi mi sono imbattuto in “256K”, per microracconti informatici, e mi sono buttato. Da lì ho preso parte a quasi tutte le iniziative che si sono concluse con un'antologia.
Qual è il suo primo racconto?
Ricordo vagamente una vicenda di fantasmi di cui ho perso le tracce, una favola di un lupo che mangiava cappelletti (per fortuna anch'essa perduta) e, come primo racconto propriamente detto e compiuto, una storia scritta nel 1994: presentava un viaggio onirico di un personaggio chiamato Polibio, insoddisfatto di sé e bizzarro, che poi avrà il coraggio di prendere in mano la sua vita.
Qual è il suo genere letterario preferito?
Il racconto breve. Qualcuno ha scritto che i racconti sono i romanzi dei pigri. Vero: sono pigro. Mi perdo nei libri con troppe pagine e amo la sintesi. Preferisco storie che si svolgano, si sviluppino e si compiano in poco tempo.
Il suo autore preferito?
Mi hanno sempre suggestionato le “Città invisibili” di Italo Calvino e la rocambolesca ironia di Stefano Benni. Poi l'elenco continuerebbe con nomi molto meno noti. Se devo attraversare l'Oceano mi viene in mente Lovecraft, o Poe oppure, comunque, autori anche minori di racconti.
Potrebbe descrivere il suo rapporto con la birra e il motivo che l'ha spinta a curare un antologia dedicata alla birra?
È tutto nato da una mia ricerca storica. Un mio antenato, Gaetano Pasqui, fu un pioniere della birra italiana e ne ho scritto in un saggio intitolato: “L'uomo della birra” (CartaCanta, 2010). L'argomento birra mi ha coinvolto dapprima solo in modo cartaceo (anche con l'antologia “Dentro la birra”), poi anche liquido. Infatti, oltre ad essere “domozimurgo” (cioè come tanti faccio la birra in casa), avvierò a breve una produzione commerciale che riprende l'esperienza della “Premiata Fabbrica di Birra Gaetano Pasqui – Forlì” fondata nel 1835. Inoltre ho raccolto materiale e oggetti riguardanti la birra nell'Ottocento e, questo punto, una curiosità si è trasformata in passione.
Quali sono i suoi romanzi? Hanno una connessione tra essi?
Cito tre titoli: “Insalata di vento”, “Odoacre sconosciuto” e “Saturno e l'Assoluto”. Non so se sono romanzi o racconti più lunghi degli altri; sono stati scritti a più riprese e in più stesure. Li accomunano lo stile surreale che, seppur immaginifico, vuole raccontare, con un certo distacco anche ironico, cose piuttosto concrete e fatti reali e, sicuramente, il viaggio: nel sogno-incubo (il primo), nel mare immaginario e vero (il secondo), nel sistema solare e oltre (il terzo).
Più o meno da quando so leggere e scrivere. Da piccolo inventavo storie “a fumetto”, con strisce e disegni approssimativi: poi mi sono assestato sul racconto breve.
Come ha scoperto il nostro forum?
Curiosando tra i concorsi mi sono imbattuto in “256K”, per microracconti informatici, e mi sono buttato. Da lì ho preso parte a quasi tutte le iniziative che si sono concluse con un'antologia.
Qual è il suo primo racconto?
Ricordo vagamente una vicenda di fantasmi di cui ho perso le tracce, una favola di un lupo che mangiava cappelletti (per fortuna anch'essa perduta) e, come primo racconto propriamente detto e compiuto, una storia scritta nel 1994: presentava un viaggio onirico di un personaggio chiamato Polibio, insoddisfatto di sé e bizzarro, che poi avrà il coraggio di prendere in mano la sua vita.
Qual è il suo genere letterario preferito?
Il racconto breve. Qualcuno ha scritto che i racconti sono i romanzi dei pigri. Vero: sono pigro. Mi perdo nei libri con troppe pagine e amo la sintesi. Preferisco storie che si svolgano, si sviluppino e si compiano in poco tempo.
Il suo autore preferito?
Mi hanno sempre suggestionato le “Città invisibili” di Italo Calvino e la rocambolesca ironia di Stefano Benni. Poi l'elenco continuerebbe con nomi molto meno noti. Se devo attraversare l'Oceano mi viene in mente Lovecraft, o Poe oppure, comunque, autori anche minori di racconti.
Potrebbe descrivere il suo rapporto con la birra e il motivo che l'ha spinta a curare un antologia dedicata alla birra?
È tutto nato da una mia ricerca storica. Un mio antenato, Gaetano Pasqui, fu un pioniere della birra italiana e ne ho scritto in un saggio intitolato: “L'uomo della birra” (CartaCanta, 2010). L'argomento birra mi ha coinvolto dapprima solo in modo cartaceo (anche con l'antologia “Dentro la birra”), poi anche liquido. Infatti, oltre ad essere “domozimurgo” (cioè come tanti faccio la birra in casa), avvierò a breve una produzione commerciale che riprende l'esperienza della “Premiata Fabbrica di Birra Gaetano Pasqui – Forlì” fondata nel 1835. Inoltre ho raccolto materiale e oggetti riguardanti la birra nell'Ottocento e, questo punto, una curiosità si è trasformata in passione.
Quali sono i suoi romanzi? Hanno una connessione tra essi?
Cito tre titoli: “Insalata di vento”, “Odoacre sconosciuto” e “Saturno e l'Assoluto”. Non so se sono romanzi o racconti più lunghi degli altri; sono stati scritti a più riprese e in più stesure. Li accomunano lo stile surreale che, seppur immaginifico, vuole raccontare, con un certo distacco anche ironico, cose piuttosto concrete e fatti reali e, sicuramente, il viaggio: nel sogno-incubo (il primo), nel mare immaginario e vero (il secondo), nel sistema solare e oltre (il terzo).
lunedì 25 gennaio 2016
Bestie impossibili
Poco prima di Natale sono riuscito a pubblicare questa raccolta di raccontini (sessanta) su animali inventati, non a caso il titolo è "Bestie impossibili".
Così, nell'introduzione, ha scritto Martina Dotti:
Chiunque abbia letto un racconto di Umberto Pasqui, già conosce la vastità dei suoi interessi culturali: su una base di studi classici e attraverso la passione per l’Opera costruisce una trama di situazioni, personaggi, riferimenti suggeriti dalla sua inesauribile e pluridirezionale curiosità verso il mondo; ma non basta. La firma che lo contraddistingue è un’ironia leggera e raffinata, che si accompagna a uno schietto gusto per il divertimento. Ecco allora un catalogo di “Bestie impossibili” la cui natura fantastica è chiaramente premessa in introduzione. In ossequio alla classificazione di Linneo, ogni animale è presentato con il nome latino e la rispettiva traduzione italiana: un’apparenza di rigore scientifico che, unito spesso ad un linguaggio specifico dettagliato, per contrasto rende ancora più divertenti le successive descrizioni delle bizzarre creature. Troviamo esseri che supportano gli umani nelle loro occupazioni quotidiane o ne alleviano piccole e grandi fatiche, come le Lucertole di precisione che aggiustano orologi, il Picchio di Tunnel che scava gallerie, il Termofante che misura la febbre, la Zanzara analista che consegna a domicilio i referti delle analisi del sangue. Otteniamo risposte a fenomeni naturali grazie a bestiole che alimentano l’attività eruttiva dei vulcani e ad altre che, più semplicemente, sono all’origine della graduale scomparsa della schiuma nell’acqua della vasca da bagno. Il linguaggio della cultura popolare è debitrice ad alcuni animali, dal cui nome derivano consolidati modi di dire, mentre l’elegante Titiro Bucolico pare aver addirittura ispirato l’incipit delle Bucoliche di Virgilio. C’è spazio per tutti: energiche mantidi, piccioni educati che escogitano sistemi per non imbrattare monumenti e persone, gufi borseggiatori, pinguini in preda a perenni indecisioni, orsetti dall’aspetto tenero che nascondono un’indole assassina. Alcuni di questi esseri renderanno indolore, anzi piacevole, l’estinzione dell’uomo sulla Terra, o meglio la sua serena migrazione verso più fertili lidi; in attesa di prendere decisioni in base all’esito della lotta fra le ultime tre specie animali sopravvissute, gli umani cercheranno fortuna su Cerere, piccolo e ridente pianeta allietato da fiumi di birra. Anche al rigoroso Linneo sarebbe sfuggito qualche sorriso.
domenica 24 gennaio 2016
Gente che scrive in 300 parole
La quinta antologia della serie "Gente che scrive in 300 parole" vede un mio racconto tra le pagine 13 e 14.
Il 29 novembre 2015 completo e invio Paco Opaco che originariamente doveva far parte delle "Bestie impossibili" poi, non avendolo concluso in tempo, l'ho sistemato qua, rendendolo all'incirca di trecento parole, come da bando. Il raccontino narra la vicenda di un catalogatore di animali che però poi s'imbatte nella Volpe delle favole di Fedro e...
Si richiedeva una brevissima storia che includesse un personaggio fiabesco.
Purtroppo la fretta è cattiva consigliera e questo volume non può dirsi ben assemblato. Vero è che costa poco, vero è che è per beneficenza (il ricavato andrà alla Fondazione Meyer) ma appunto per questo ci si aspetterebbe una cura nel dettaglio all'altezza dell'alto compito (la beneficenza, appunto) cui è indirizzato questo lavoro, realizzato comunque da volontari volonterosi. Di simili antologie ho già scritto e mi ripeto: l'idea è buona, l'intento è buono, il risultato potrebbe essere decisamente migliore.
giovedì 21 gennaio 2016
99 Parole
Ho preso parte al concorso letterario nazionale "99 Parole" e, pur non essendo tra i "migliori", ho comunque piazzato tre raccontini su tre (di novantanove parole, come da bando) nell'antologia edita da Nemapress. I miei tre raccontini, scritti e inviati il 13 luglio 2015, sono tra le pagine 89 e 90, rispettivamente coi titoli: Popolo dei Lievi (sui singolari abitanti delle grotte di Castiglione, nei pressi di Forlì), Gatti (sulle metamorfosi di un giovane cinese in due felini diversi), Riflessioni agli estremi (domande esistenziali tra il primo e l'ultimo sorriso). Il tema era, appunto, "il riso", in tutte le sue sfaccettature e in tutte le sfumature semantiche. Il volume, con copertina a cura di Paolo Bernacca, è stato presentato in vari luoghi, tra cui la Fiera del Libro di Roma (Più libri più liberi) dal 4 all'8 dicembre e l'11 dicembre presso il Circolo Quattro Mori a Ostia.
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