Collaboro da diverso tempo (più di dieci anni) con l'"Osservatorio Letterario Ferrara e l'Altrove", rivista italo-ungherese creata e diretta da Melinda Tamas-Tarr. Desidero però segnalare l'ultimo numero (107/108) uscito proprio in questi giorni.
Oltre a qualche mio racconto, alla recensione di Particolari dell'Universale (che la stampa locale forlivese, salvo un'eccezione, si è ben guardata dal segnalare), noto due cose curiose:
la prima è questo inaspettato riferimento lusinghiero di Daniele Boldrini ad alcune mie poesie inviate nel numero precedente della Rivista, come si legge qui accanto:
poi la traduzione delle stesse, per mano di Laszlo Tusnády, in lingua ungherese. Così "Decisa recisa" diventa "Eldontes ledontes"; "Se mi accendo" è "Ha langra lobbanok"; "Senso" è "Erzek".