Un libretto stretto, di appena 76 pagine, racchiude un "abbraccio per don Orione". Cioè si tratta di un'antologia di racconti scritti per beneficenza. Certo, il tema prevalente era il Natale benché, per disguidi postali, il volumetto mi sia arrivato solo oggi. In ogni modo, tra queste poche pagine si nasconde un mio racconto, intitolato Duemilacinquanta (da pagina 50 alla 53). Vi si narra di un Natale in un futuro senza identità, dove si festeggia più l'inverno che l'Avvenimento vero e proprio, tanto che la parola "Presepe" è proibita. Solo la caparbietà di un bambino riuscirà a riportare l'umanità smarrita sulla giusta strada. Il ricavato aiuterà l'associazione "L'abbraccio di don Orione" in sostegno della casa Quezzi per l'accoglienza e protezione di neonati in attesa che si decida del loro futuro.
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