Che succede se improvvisamente si viene proiettati dentro un sogno altrui? In un capodanno senza grosse aspettative si articola la vicenda descritta in Insalata di vento, un racconto pubblicato già da tempo (I edizione: 2005, II edizione: 2012) e recentemente rivisitato con un'altra veste.
Ecco dunque cose ne scriveva, dieci anni fa, Bruna Sbisà Carlevaro in una recensione apparsa nella primavera del 2013 nella rivista "Poeti nella Società".
Un romanzo tra il reale e l’irreale in cui è la fantasia la maggiore protagonista.
Lo scrittore si concreta in una realtà virtuale senza tuttavia trascendere dalla quotidianità.
Una fantasia acuta e sorprendente che riesce a catturare il lettore trasportandolo in un mondo fantastico, accattivante, coinvolgente per la descrizione accurata di luoghi e di personaggi che diventano vivi e veri nonostante l’atmosfera fantastica nella quale sono immersi. Il protagonista onde allontanarsi dalla monotonia di un vissuto sena stimoli si inoltra in esperienze talvolta oniriche, inverosimili che lo esulano dalla propria piatta esistenza trasferendolo in un mondo del tutto anomalo comunque veritiero. Il tutto ottimamente orchestrato con un lessico disinvolto e personale tuttavia semplice e chiaramente apprendibile.
Un romanzo quasi virtuale e comprensibilissimo che può aiutare ad obliare le circostanze talvolta grevi della vita alleggerendo le eventuali preoccupazioni. Una lettura che non può stancare e che pur nella sua lievità quasi ironizzante riesce a dimostrare che nonostante l’eterno conflitto il bene avrà sempre la vittoria sul male. Un libro che aiuta a capire come qualche volta i sogni possono avverarsi e la realtà diviene sogno irreale che non trascende comunque dalla consapevolezza di una ragionevole esistenza.
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