Ho partecipato al concorso Z di Zombie (il mio purismo porterebbe a scrivere Zombi), giunto alla terza edizione in questo 2019 su iniziativa di Letteraturahorror.it. Per esso, il 3 febbraio 2019, ho scritto di getto Progetto Pelopia. Non ho voluto indugiare sui risvolti morbosi e macabri dell'argomento, invero ho immaginato una vicenda nemmeno tanto irrealistica del progetto inquietante posto in essere dalla Zombelli Biogenetica. I cinque pelopi del racconto, faranno sfuggire di mano l'esperimento tanto esaltato da stampa e bel mondo. Di questo volume mi piacciono molti dei testi (50 racconti selezionati tra i 150 pervenuti) e la copertina, opera di Ivo Gazzarrini. Riscontro però che il libro, seppur elegante nel suo complesso, sia stato assemblato con una certa fretta. In effetti la sua pubblicazione è stata assai veloce.
mercoledì 29 maggio 2019
venerdì 24 maggio 2019
Sono ragazzi!
Dopo un periodo di inattività sono tornato a scrivere per i Cahiers di MonteGrappa Edizioni. Ne è nata così la XXXI antologia della serie, avente l'adolescenza come tema ("Sono Ragazzi!). L'ho presa molto alla larga, proponendo un racconto che avevo scritto qualche anno fa ed era rimasto inedito, riscrivendone il finale per l'occasione. Il titolo è Quel capello e racconta delle suggestioni date da un capello bianco sulla fronte stempiata di un non più giovane personaggio. Riuscirà a strapparselo e vivrà una seconda adolescenza.
Il libro di 100 pagine è curiosamente scritto con caratteri piuttosto grandi e per l'impaginazione ho visto di meglio. Grande pregio è che è fuori dai soliti giri di siti per la pubblicazione (con costi di spedizione talora elevatissimi) e arriva comodamente a casa con il più sobrio piego di libri. In ogni modo si tratta di un piacevole compagno di comodino.
lunedì 8 aprile 2019
Sedici-Diciotto
Ho raccolto, in un libro di circa cento pagine, tutti i miei racconti scritti tra il 2016 e il 2018. Il titolo, appunto, è Sedici-Diciotto.
I testi sono volutamente in ordine cronologico. Per il resto, affido a Enrico Teodorani, autore dell'introduzione, una presentazione di questo piccolo volume.
I primi racconti di
Umberto Pasqui che ho letto li ho trovati sparsi su antologie di
autori vari uscite per diversi editori. Non è stato un colpo di
fulmine immediato, eppure mi sono reso conto quasi subito che, mentre
i nomi degli altri autori mi scivolavano addosso e la loro presenza o
meno su un’antologia passava per me quasi inosservata, di lui mi
ricordavo. Perché, al di là della riuscita del singolo racconto,
Umberto Pasqui è uno scrittore inusuale. Non perché cerca a tutti i
costi il finale più sconvolgente, non perché scrive con verbosità
flamboyant oppure al contrario con uno stile
ultra-minimalista, non perché cavalca le mode editoriali del
momento: a dire il vero rifugge da tutto questo. Pasqui sembra voler
fuggire dalla normalità e dall’ordinario anche quando sceglie i
nomi dei suoi personaggi (Ordigno Mascalzini detto Ghigno nel
racconto “Vicini di Casa” sull’antologia “Ventidue
Pallottole”, oppure Stelvio Sparagnini nel racconto “Oceania”
sull’antologia “Costellazione 21”), tutti con un sapore tanto
arcaico da risultare spesso quasi posticcio, eppure pieni di
spontanea giocosità e quindi di “verità”. Pasqui rifugge anche
dai canoni dei “generi”, basta leggere un qualsiasi suo racconto
pubblicato su un’antologia che dovrebbe essere dedicata al giallo,
alla fantascienza o all’orrore: l’autore accetta il vestito
dell’occasione per il suo racconto, ma alla fine “fa la sua cosa”
sempre. E questa coerenza nel perseguire un tipo di racconto a volte
sbilenco o bizzarro, ma sempre personale, mi ha conquistato, tanto
che – non appena mi sono trovato nelle vestiti di curatore di
antologie “di genere” – l’ho sempre voluto fra gli autori,
ben sapendo che da lui non avrei ottenuto un racconto noir o un
racconto horror nel senso più stretto del termine. Ma sapevo anche
che mai si sarebbe adagiato sui cliché del genere. Anzi, specie nei
racconti fantastici, Umberto si è sempre sforzato di compiere
un’operazione secondo me sacrosanta, ovvero la ricerca di una via
al fantastico svincolata dalla tradizione letteraria anglosassone e
legata invece alle tradizioni locali: proprio per questo alcuni
racconti miei e di Umberto, per quanto diversi stilisticamente,
potrebbero essere accomunati sotto la definizione di “gotico
romagnolo”. Su questa antologia
sono raccolti tutti i racconti di Pasqui scritti fra il 2016 e il
2018. Per scelta precisa di Umberto sono pubblicati in ordine
cronologico di scrittura, perché in tutti ci sono riferimenti a cose
che ha vissuto o appigli alla realtà di quel momento, per cui,
leggendoli in fila, si può costruire una sua biografia frammentaria
degli ultimi anni, seppur solo emotiva o umorale. Ed è proprio per
questo che vale la pena leggere questa raccolta: non si tratta solo
di storie, neanche nel caso, come già detto, dei racconti di genere.
In ogni suo racconto Pasqui ci vende un mondo. Il suo mondo.
Enrico Teodorani
martedì 26 marzo 2019
Il birraio di Romagna
Una sintesi dell'avvicente vicenda di Gaetano Pasqui è raccontata tra le pagine de Il birraio di Romagna. In meno di 70 pagine si ripercorre la storia della più antica birra artigianale italiana con riferimenti anche al presente. Il testo è frutto delle ricerche storiche di Umberto Pasqui. La Premiata Fabbrica di Birra Gaetano Pasqui - Forlì è stata rifondata nell'estate del 2016.
Nel 1835, un giovane romagnolo inizia a produrre la birra in casa. In breve, s'ingegna a coltivare il luppolo e a impiantare una vera e propria fabbrica artigianale. Gaetano Pasqui, forlivese, avviò così una produzione domestica di successo che lo arricchì grazie alle sue intuizioni geniali. E, in tempi in cui le viti erano in difficoltà, sognava la Romagna terra del luppolo.
venerdì 25 gennaio 2019
Racconti a tavola 2018

mercoledì 21 novembre 2018
Alter ego
Lo scrittore Enrico Teodorani mi ha coinvolto in questa iniziativa editoriale da lui curata: un'antologia secondo i suoi temi e i suoi stili. Aderisco con gratitudine proponendo tre racconti, scritti di getto. Tra le pagine 41 e 52 si leggono: Il conto è chiuso (una spiacevole avventura balneare, si direbbe definitiva), Giandoni (sinistre presenze romagnole dalle origini poco chiare), Quel massamonte di roba (una coppia ordinaria, a parte le liti per l'accumulo compulsivo). I racconti, i miei come quelli altrui, sono accompagnati da illustrazioni. Sono stati scritti nella seconda metà di maggio 2018. Il volume è pubblicato dalle Edizioni Scudo con progetto grafico di Luca Oleastri. Credo che sia mia l'idea per il titolo della raccolta: Alter ego.
martedì 13 novembre 2018
Nasf 14
Ho partecipato all'annuale concorso Nasf, giunto alla quattordicesima edizione, con un racconto scritto all'occorrenza. Il tema della pubblicazione sarebbe dovuto essere "Tutto e niente", così ho proposto un testo dal titolo banale: Tutto. Letto e scelto, ora si trova tra le pagine 91 e 95 di Nasf 14. Il racconto, abbozzato durante un mio soggiorno estivo in Cadore, è stato scritto nei primi giorni di settembre del 2018 e immediatamente inviato a chi di dovere. In realtà, verso la fine, si riscontra almeno un paio di errorini, ma pazienza. L'antologia è come di consueto curata da Massimo Baglione e Carlo Trotta. Negli anni scorsi, ero stato selezionato per Nasf 12, Nasf 11, Nasf 10, Nasf 8.
Iscriviti a:
Post (Atom)