martedì 28 febbraio 2017

Da grande farò il birraio

Grazie a Massimo Prandi, anima del Giornale della Birra, sono stato coinvolto in un progetto che non ha eguali, per lo meno in Italia. Si tratta di un quaderno intitolato "Da grande farò il birraio", volume che intende spiegare il mestiere ai più piccoli. Senza l'intento di "apologia di alcolismo", grazie anche alle illustrazioni di Leonardo d'Angeli (a colori e da colorare), si tenta di spiegare il lavoro che, dalle spighe di orzo, dai coni del luppolo e con tanta acqua fresca porta alla fabbricazione della birra. Se acquistato, sarà possibile ottenere anche dei semi di orzo distico. L'idea, assolutamente originale, proietta il giovane lettore coinvolgendolo in un birrificio "virtuale". Il testo, da me scritto, cerca di essere il più rigoroso possibile e alla portata dell'età dei lettori. L'illustratore è stato un mio ex alunno quando ho insegnato al Liceo Artistico nel 2010/11, il curatore l'ho conosciuto in occasione di una manifestazione organizzata dall'Associazione Italiana Luppolo a Venaria Reale nel giugno del 2015. Non a caso, il birraio che invita i lettori a visitare il suo stabilimento si chiama Gaetano...

domenica 26 febbraio 2017

BreviAutori volume 3


E tre... Con la pubblicazione del terzo volume dell'antologia BreviAutori, curata da Massimo Baglione per BraviAutori, per racconti entro le 2500 battute, ho piazzato alcune cose da me scritte. 
Si legge, per esempio: La scimmia di Forlì, la (breve e impalpabile) storia di una misteriosa creatura capace di rendere la città al silenzio. Scritto il 4 agosto 2016, il racconto è tra le pagine 19 e 20. Segue (alle pagine 21-22) Boccale del 6 giugno 2016 di cui si narrano le virtù prodigiose di un singolare boccale di birra. Poi Voltacapo (pagine 94-95) del 23 gennaio 2014: il resoconto di un viaggio in una località a dir poco spettacolare. Poi arrivano quelli un po' inquietanti: come Gelsemium (pagine 157-158), del 9 agosto 2016. Qui si narra di una strana immedesimazione di un medico, coinvolto in un grosso guaio con un paziente psicopatico. 
Mancata corrispondenza (pagine 159-160), scritto il 25 agosto 2016, è una lettera disperata e delirante foriera di un tragedia. Infine, Dondolino scarpe blu, del 4 agosto 2016. Una bimba nota un particolare, no, non si tratta di un gioco. 

mercoledì 1 febbraio 2017

Orrore al sole

D'inverno esce la raccolta "Orrore al sole", il risultato cartaceo di un concorso letterario di Letteraturahorror.it che, in oltre duecento pagine, racchiude circa cento racconti. 
Forse la fretta ha fatto sì che il volume abbia alcune imperfezioni, tutto sommato, anche complice la complessa e surreale copertina di Ivo Gazzarrini, è un piacere sfogliarlo. Ah, a proposito, mi duole constatare che sempre più partecipo a "contest" di antologie con "cover". Sarà una mia idiosincrasia o solo un po' di buon gusto ma questo mi fa inorridire, laddove esiste il termine "concorso" e "copertina". Anglofonie, non mi avrete: etiamsi omnes, ego non
Il 30 luglio 2016, pertanto, scrivo e invio un racconto intitolato Ma almeno di notte (non certo allegro, visto il tema) e con piacere noto che è stato scelto (racconti pervenuti: 165, in antologia: 108). L'argomento del breve racconto (pagine 7-8) pone una domanda piuttosto angosciante: negli istanti successivi alla morte è ancora possibile pensare? Cioè: ci si rende conto di essere morti?

lunedì 23 gennaio 2017

Gente che scrive per... l'abbraccio di don Orione

Un libretto stretto, di appena 76 pagine, racchiude un "abbraccio per don Orione". Cioè si tratta di un'antologia di racconti scritti per beneficenza. Certo, il tema prevalente era il Natale benché, per disguidi postali, il volumetto mi sia arrivato solo oggi. In ogni modo, tra queste poche pagine si nasconde un mio racconto, intitolato Duemilacinquanta (da pagina 50 alla 53). Vi si narra di un Natale in un futuro senza identità, dove si festeggia più l'inverno che l'Avvenimento vero e proprio, tanto che la parola "Presepe" è proibita. Solo la caparbietà di un bambino riuscirà a riportare l'umanità smarrita sulla giusta strada. Il ricavato aiuterà l'associazione "L'abbraccio di don Orione" in sostegno della casa Quezzi per l'accoglienza e protezione di neonati in attesa che si decida del loro futuro. 

mercoledì 18 gennaio 2017

Racconti bolognesi - 2016

Come accaduto l'anno scorso, sono stato selezionato per il volume "Racconti Bolognesi" con un racconto. Tengo a precisare che non sono bolognese, ma vi nacqui. Il volume (anzi, due; e io sono nel secondo per ragioni alfabetiche) è curato da Stefano Andrini. In esso, quindi, tra le pagine 141 e 142 si legge la mia firma con il breve racconto Ivano Invano: vi si narra di una bizzarra conversazione in tassì dalla stazione di Bologna verso chissà dove. A volte, è conveniente starsene zitti. Per ragioni di lavoro, non ho potuto essere alla presentazione. L'iniziativa è edita da Historica, con la direzione di Francesco Giubilei. 

martedì 17 gennaio 2017

La Divina Poltrona

Così, giusto con un briciolo di narcisismo, comunico che la mia faccia, disegnata da Lorenzo Zappalà, compare tra il gruppo della Società Chestertoniana Italiana in fondo a "La Divina Poltrona e altre comodità", una raccolta di 40 articoli per la prima volta tradotti in italiano, scritti da Gilbert Keith Chesterton (1874-1936) su disparati argomenti. Il libro, edito da Leardini, è a cura di fra Roberto Brunelli. Tra l'altro, in copertina, è rappresentato l'autore che, in poltrona, si sgargarozza diverse pinte di birra. Comunque incollo qui sotto il "ritratto di gruppo". Chi ha buon occhio, mi troverà...


martedì 10 gennaio 2017

Vent'anni

Una corposa antologia, come del resto anche le altre pubblicate dall'Osservatorio Letterario "Ferrara e l'Altrove" (con cui mi pregio di collaborare da ben 15 anni) è stata pubblicata alla fine dell'anno scorso. In essa c'è anche molto di me (tra le pagine 406 e 420 nella parte in italiano e tra le pagine 575 e  577 nella parte in ungherese). Ci sono poesie (Decisa recisa, Gabbie, Elegia dell'indolente, Il piacere del solito, Il sapore dell'insolito, Impalcature, L'imbuto, L'incantamento, Mani, Se mi accendo, Senso, Sintesi di tre santi), alcuni racconti tratti dalle "Bestie impossibili" (L'aquila d'acqua, La banana leopardo, La brucina, Il casaccio, Il cervo autofago, La cicala sgargiante, La pontiglia, Il crisoleone). Ci sono anche altri miei racconti, come Ci vuole cautela a Sicorace (la storia di un esperimento fantascientifico dagli intenti inumani che poi si scioglierà in tutta la sua umanità), Dalla torre del Leviatano (un incubo: "risvegliarsi" in un cimitero). Poi ci sono anche due missive scambiate con il motore di questa iniziativa, Melinda Tamas-Tarr, che da tanti anni ha la pazienza e la buona volontà di pubblicarmi.

Qua e là compare anche in altre pagine il mio nome, indirettamente citato da inaspettati estimatori delle mie poesie (poesie non so se è una parola grossa) come Daniele Boldrini. Oppure si legge anche un grazioso resoconto degli incontri forlivesi con Melinda, marito e me.
Fa sempre un certo effetto, tra l'altro, vedere alcuni dei propri testi tradotti in ungherese. L'antologia ha più di seicento pagine ma ha la curiosa caratteristica di non essere un "mattone", nonostante le dimensioni, appunto, importanti. Proprio perché dentro ci sono contributi di generi e di stili diversi, anche di autori giovani (una volta lo ero anch'io). Questo è uno dei tanti meriti dell'Osservatorio, e specialmente di Melinda Tamas-Tarr: dare spazio e ascolto a chi ha qualcosa da dire, qualcosa da raccontare, qualcosa per raccontarsi. Non capita spesso di trovare esperienze e persone così, quindi auspico che la collaborazione prosegua e porti altri buoni e nuovi frutti.